La storia di ACBC (Anything Can Be Changed) nasce nel 2016, quando due giovani milanesi, Gio Giacobbe e Edoardo Ianuzzi intrecciano le loro vite e le loro esperienze nel campo della moda. Così nasce nel 2017 ACBC, con un progetto di equity crowfunding sulla piattaforma Kickstarter, dove il video in cui spiegano la loro idea ottiene più di 50 milioni di visualizzazioni e la raccolta di 700 mila dollari di pre-ordini. E da qui è un susseguirsi di traguardi.

Gio Giacobbe e Edoardo Ianuzzi - fondatori di ACBC
I fondatori. A sinistra Gio Giacobbe, a destra Edoardo Ianuzzi (foto dal sito https://it.acbc.com)

Cosa ha portato ACBC al successo?

Ma qual è l’idea rivoluzionaria che ha portato a un simile successo? Sneakers componibili. Si tratta di scarpe geniali composte da una suola alla quale, grazie ad una cerniera, è possibile unire diversi tipi di tomaie (parte superiore della scarpa) che loro definiscono skins. Ecco che allora diventa superfluo comprare una scarpa intera. La suola resta, le tomaie cambiano.

Brevetto ZipShoe - ACBC
Foto dal sito di ACBC

E i tessuti utilizzati per la creazione delle scarpe sono un’altra grande innovazione che rende queste scarpe ancora più amabili. Le scarpe ACBC sono infatti tra le più sostenibili in commercio e l’obiettivo dell’azienda è proprio quello di dirigersi sotto ogni aspetto verso un modello di economia circolare.

Innovazione e sostenibilità: dalle tomaie alle suole

Molte delle tomaie sono fatte di materiali vegetali o riciclati: i tessuti sono ricavati da sostanze vegetali o riciclate e i materiali impiegati sono tra i più ecosostenibili e innovativi. Sì, ma facciamo qualche esempio pratico!

  • CornBase, ecopelle derivata dall’amido di mais
  • GrapeBase, ecopelle derivata dalla vinaccia
  • HempFiber, ecopelle derivata dalla canapa
  • WoolRubber, gomma riciclata mista lana riciclata post-consumo
  • JuteFiber, juta utilizzata per i lacci delle scarpe
  • FreeBio, derivata da fibre di legno, carbonato di calcio, poliuretano riciclato, poliestere riciclato
Materiali vegetali per le scarpe di ACBC
Foto dal sito di ACBC

Mica male eh? E non finisce qui. Anche la foam (schiuma) delle suole è super sostenibile. Viene infatti realizzata dalle alghe (Algaefiber), dal riciclaggio di bottiglie di plastica o di suole di scarpe utilizzate, o ancora dal bamboo e dal sughero. La tecnologia brevettata ZipshoeTM permette infatti di risparmiare risorse e di diminuire le emissioni dovute alla creazione di un paio di sneakers. Producendo meno suole si inquina di meno. E anche la scatola e l’imballaggio sono fatti di materiali ecosostenibili e totalmente riciclati, oltre ad aver un volume inferiore dell’80% rispetto alla norma.

Una grande conquista

ACBC è inoltre la prima azienda di calzature italiana ad aver ottenuto la Certificazione B Corp che viene rilasciata dall’ente internazionale non-profit B Lab. Per ottenerla, bisogna essere in possesso di determinati requisiti di sostenibilità: in tema di governance, ambiente, lavoratori, comunità e clienti. Bisogna rispondere a un questionario di 500 domande, fare 3 audit, preparare la documentazione e superare una serie di colloqui. Non proprio una passeggiata insomma.

Qual è la mission di ACBC?

ACBC porta avanti una continua ricerca che segue tre linee guida fondamentali: essere animal free, bio based e riciclati. E crede inoltre nel principio della circolarità: le calzature, finito il proprio ciclo di vita, possono essere infatti riportate all’azienda che li destina a un programma di riciclo che riutilizza il materiale trinciato per la realizzazione di mattonelle antishock utilizzate nei parchi giochi.

Scarpe di ACBC in collaborazione con Missoni
Foto dal sito di ACBC

La sfida che i fondatori si pongono è di cambiare il modo in cui vengono realizzati i prodotti di moda puntando su soluzioni sostenibili certificate.Un concetto che cercano di portare anche nelle grandi maison, per cui creano delle green capsule collection, come quelle realizzate con Emporio Armani, Pantofola D’Oro, Save the Duck, Missoni e molti altri brand.

Imperfetto sostenibile: così si cambia il mondo

Logo ACBC
Foto dal sito di ACBC

Le loro sneakers non sono ancora 100% sostenibili, ma si tratta di un traguardo estremamente complicato da raggiungere. E non perché mancano le idee, le materie prime o gli strumenti, ma perché il costo sarebbe troppo alto per una sneakers. È difficile bilanciare etica, estetica e prezzo. Ma con la loro rivoluzionaria idea, i fondatori di ACBC hanno già raggiunto traguardi sorprendenti. Ti basta sapere che, se mantieni la suola di una scarpa e cambi soltanto la tomaia, risparmi 10kg di C02. Pensa a quante emissioni si eviterebbero se questo concetto venisse applicato a tutte le scarpe. Un gran bel risparmio, non credi?