Cambiare le nostre abitudini per il bene del pianeta e della società passa anche dalla scelta di un guardaroba sostenibile. Cambiare mentalità è alla base di tutto. Dobbiamo ridare valore ai nostri capi e ritornare a preferire la qualità alla quantità. Il modo per fare meglio esiste ed è alla portata di tutti.

“Non potrò mai avere un guardaroba sostenibile!”
Se stai leggendo questo articolo probabilmente sei dispost* a cambiare per il bene del pianeta, ma magari quando pensi al tuo armadio ti viene da pensare: “Non potrò mai avere un guardaroba sostenibile!”. Oppure credi che la volontà di impattare meno non vada d’accordo con il tuo portafoglio. Riuscire a fare shopping con consapevolezza significa ritrovare il piacere di godersi l’esperienza, di dare valore a una scelta e al prodotto che stai acquistando. Ti renderai conto come l’amore per gli abiti e l’amore per il pianeta riescano ad andare di pari passo.
Un armadio sostenibile è prima di ogni altra cosa un armadio che ha al suo interno vestiti che ci piacciono e che ci servono. Non ha alcun senso pensare di aprire le ante e scartare tutto quanto per ricomprare solo dai brand che seguono la nuova filosofia che stiamo provando ad abbracciare.
“Non ho nulla da mettermi!”
Sono i consumatori stessi che, ponendosi delle domande e andando alla ricerca di valide risposte, devono impegnarsi a dare ai propri acquisti un valore non solo economico ma anche etico: ogni volta che scegliamo dove spendere i nostri soldi, infatti, stiamo compiendo un atto etico, che rispecchia la nostra visione del mondo. Comprare un indumento non significa soltanto ottenere in cambio un bene materiale, significa anche contribuire al benessere di chi quel bene l’ha realizzato.

Il marketing delle grandi aziende vorrebbe che comprassimo un’enorme quantità di capi a basso prezzo, che li indossassimo giusto un paio di volte e che poi li gettassimo via. Ed eccoci di nuovo al punto di partenza: in negozio o online a comprarne di nuovi. Un circolo vizioso senza fine. Ma noi possiamo rompere questo schema, informandoci e cominciando a prendere confidenza con le alternative che abbiamo a disposizione.
Chi compra lo fa spesso senza riflettere, in maniera compulsiva, seguendo gli sconti e le mode del momento. E sente di avere un potere di acquisto consistente, dato che con una determinata cifra può permettersi tanti capi. Molte persone, spinte da questa irrefrenabile corsa alla quantità più che alla qualità, hanno sostituito l’abitudine ad affezionarsi a un capo prendendosene cura perché duri a lungo, con quella di possederne tanti a basso prezzo. Purtroppo avere l’armadio pieno zeppo di vestiti equivale quasi a non averne nessuno, dato che alla fine il rischio è di sentirsi sopraffatti e di credere, appunto, di “non avere nulla da mettere”.
Per un guardaroba sostenibile serve il giusto equilibrio
La perfezione nel campo della sostenibilità, diciamocelo, è quasi un’utopia. Ma questo non significa che non dobbiamo provarci. Significa semplicemente riuscire a trovare il giusto equilibrio: informarsi e impegnarsi concretamente per provare a cambiare in meglio le nostre abitudini. Chi prova a cambiare anche solo un’abitudine, a fare un gesto diverso dal solito, a riflettere su un acquisto dà inizio a un percorso significativo. Non bisogna quindi mettere le mani avanti e pensare: “Se acquisto questa T-shirt prodotta in maniera etica e sostenibile di certo non salvo il pianeta”. Perché così facendo rimarremmo immobili a guardare il mondo che cambia.
Fare di meglio è alla portata di tutti
A questo punto ti starai chiedendo: “E quindi cosa devo fare per rendere il mio guardaroba più sostenibile?” In nostro aiuto viene Camilla Mendini (su instagram @carotilla_) che nel suo utilissimo libro (IM)PERFETTO SOSTENIBILE (2021) propone tanti consigli, che io stessa ho provato, per cercare di trasformare il nostro consumistico guardaroba…in un guardaroba sostenibile, o almeno più green.
Dall’importanza del decluttering (fare spazio nell’armadio) al piacere di sistemare con le proprie mani quella maglietta che “sì mi piace, ma sarebbe più bella con le maniche corte”. Dal divertimento nel cercare preziosi tesori negli armadi di genitori e nonni alla decisione di noleggiare un abito da sogno che sappiamo benissimo non metteremo mai più.

Leggendo il suo libro scoprirai quanto facile e piacevole possa essere il percorso verso la sostenibilità, e non solo del tuo guardaroba. Il modo per fare meglio esiste ed è alla portata di tutti noi. E tu? Cosa fai per rendere più green il tuo armadio? Dimmelo nei commenti.