Oh Oh Oh! Ormai ci siamo. I regali di Natale iniziano ad accumularsi sotto l’albero. E voi? Siete stati bravi? Avete scelto dei regali che fossero più sostenibili? Spero proprio di sì. E se ancora non avete finito con i regali, qui troverete alcune riflessioni e utili consigli per rendere più sostenibili i vostri acquisti natalizi. Anche Babbo Natale vi sarà riconoscente!

Il Natale ai tempi nostri

Ormai il Natale è arrivato. Anche se i festeggiamenti, gli eventi, le promozioni e gli sconti vanno avanti dall’inizio del mese. E questo, forse, dovrebbe farci riflettere. Perché tutto questo entusiasmo e questa attenzione ai preparativi del Natale? Hanno tutti riscoperto il vero spirito del Natale? Hanno tutti ritrovato la gioia e l’amore per la festa che omaggia la nascita di Gesù Cristo? Io non credo. Sarebbe bello pensare che sia questo il vero motivo di un tale sforzo, ma non ha senso prenderci in giro e illuderci. Quindi, basta con le scuse. La vera essenza del Natale, ormai, è il consumismo estremo fine a sé stesso. Compriamo, compriamo e ancora compriamo.

Regali di Natale

Regali di Natale: uno stress sociale

Quanti regali avete fatto quest’anno? Quanti soldi avete speso? Quanto tempo avete passato davanti al computer alla ricerca dei regali dell’ultimo minuto? Quanti negozi avete girato, forse anche un po’ alla cieca, nella speranza di un’illuminazione divina per trovare i regali per i parenti? Chissà quante ore perse e chissà quanto stress accumulato. Fare i regali ormai sembra più un obbligo sociale piuttosto che un piacere personale. Facciamo regali perché sappiamo che amici e parenti si presenteranno con pacchi e pacchettini. E sarebbe davvero umiliante ricevere un dono senza avere nulla da dare in cambio. I regali sono veri e propri contratti sociali, che regolano le nostre relazioni. Se facciamo un regalo, ci aspettiamo di riceverne uno in cambio. E se questo non accade, ci sentiamo traditi, come se l’altra persona fosse venuta meno a un contratto non scritto, ma sacro.

Quanto valgo e quanto vali?

E i regali hanno anche un significato economico. Più sono i numeri sul cartellino del prodotto e più attribuiamo valore alla persona che lo riceve. Se ci fanno un regalo da dieci euro, ci sentiamo quasi offesi, come se non fossimo abbastanza importanti per quella persona, come se non valessimo più di tanto. E allo stesso tempo, se riceviamo un regalo molto costoso, un regalo che noi non potremmo nemmeno permetterci, ci sentiamo in imbarazzo e in difetto. Come se non fossimo all’altezza della persona che ci ha fatto un simile regalo. I regali non sono più solo regali. O forse non lo sono mai stati. Ma quello che è certo, è che dietro a ogni regalo si celano infinite connessioni psicologiche e sociali.

Valore economico dei regali: diverse valute

Vogliamo regali di Natale sostenibili!

Ma mettiamo da parte l’aspetto sociale della questione. Soffermiamoci invece sugli acquisti stessi. I regali li facciamo tutti e questo è quanto. Siamo tutti sulla stessa barca e le scialuppe di salvataggio sono fuori uso. Nessuna via di fuga. Quindi, non potendo evitare il rito dei regali, cerchiamo almeno di fare regali utili, sinceri, personali e soprattutto…sostenibili! Secondo l’analisi condotta da Coldiretti/Ixè gli italiani spendono in media 177 euro a testa per i regali di Natale. E un’analisi condotta da Codacons ci rivela che in cima alla top 10 dei prodotti più comprati sotto le feste ci sono proprio vestiti e accessori.

Ora non serve ricordavi quante risorse, quanti sprechi e quanto inquinamento provoca l’industria della moda (per non parlare dello sfruttamento della manodopera). Ecco perché è arrivato il momento di concentrare i nostri acquisti verso la sostenibilità. I brand di moda sostenibile sono sempre più numerosi e molti di loro sono abbordabili anche per chi non dispone di grandi risorse economiche.

Second hand: i regali di Natale che non ti aspetti

Negozio di second hand per regali di Natale

Ed esiste un modo ancora più economico e sostenibile di fare regali: puntare sul second hand e il vintage! Sì, ho detto proprio second hand, ovvero usato. E non storcete il naso, vi prego! Non c’è niente di male e niente di sbagliato nel decidere di regalare abiti che sono già appartenuti a qualcun altro! L’importante è la qualità: se gli abiti sono ancora in ottime condizioni e realizzati con buoni materiali, dov’è il problema? E vi posso assicurare che la maggior parte dei vestiti che troverete a un qualsiasi mercatino dell’usato sono mille volte migliori di qualsiasi capo di fast fashion. Non c’è proprio paragone. Comprare dell’usato non significa essere spilorci, ma efficienti. Così spendete meno, fate regali migliori e non impattate sull’ambiente. Ci guadagnano tutti!

Riciclare e rivendere è cool

Piccolo tips, se ricevete regali che non sono assolutamente in linea con i vostri gusti e/o bisogni, potete sempre prendere in considerazione di rivenderli, invece di lasciarli marcire in fondo a un cassetto. Così ridate una nuova vita agli oggetti e ci guadagnate anche. E per i più generosi, il riciclo dei regali è un classico senza tempo. Sono sicura che riuscirete a trovare qualcuno che adora i pigiami con le renne.