Vi sarà senz’altro capitato di avere a che fare con pruriti, dermatiti o sfoghi, giusto? Ma vi siete mai chiesti se fosse colpa degli abiti?Vi siete mai fermati a riflettere su cosa indossate e su ciò che contengono i nostri vestiti? Forse no, ma vi assicuro che è meglio saperlo perché anche i capi d’abbigliamento possono contenere sostanze tossiche che a lungo andare rischiano di nuocere alla salute! Vediamo insieme che cosa si nasconde nelle trame dei nostri abiti e come possiamo evitare di “intossicarci”.

Sostanze chimiche ovunque!

L’industria moda fa uso di oltre 2000 sostanze chimiche (assurdo vero?), molte delle quali tossiche per l’ambiente e per la salute. E i capi d’abbigliamento che indossiamo spesso ne portano le tracce: e le lasciano sulla nostra pelle(OMG!). Dai risultati di recenti studi è emerso che l’8% delle malattie dermatologiche è causato proprio dal contatto con il vestiario. La causa è quasi sempre imputabile ad alcune sostanze chimiche utilizzate durante i processi di lavorazione che, se non controllate o di qualità, possono permanere sui tessuti ed entrare a contatto con la pelle.

Vestiti tossici: orso che si gratta

E non c’entra il tipo di tessuto. Non sono le fibre, artificiali o naturali, a costituire il problema ma i migliaia di preparati o miscele utilizzati nel lungo processo produttivo che rendono i vestiti tossici: coloranti, sbiancanti, fissatori, anti-piega, antiossidanti, ammorbidenti, detergenti, antistatici, antimuffa, stabilizzanti, solubilizzanti, ignifuganti funghicidi e altro ancora.

Perché esistono ancora vestiti tossici?

L’uso di sostanze chimiche in Europa deve rispettare il regolamento REACH, ma ciò vale esclusivamente per quello che viene prodotto all’interno dei confini dell’Ue. Dalle segnalazioni del Rapex, il Sistema di Allerta Rapido Europeo, dai Paesi extra-Ue, e in particolare dalla Cina, arriva oltre il 50% di prodotti pericolosi. Che per il campo della moda si traduce spesso in vestiti tossici!

Inoltre, le leggi nel settore tessile sono obsolete e carenti, oltre che frammentate: tanti singoli provvedimenti per un numero ristretto di sostanze potenzialmente tossiche. Da noi i controlli da parte di Nas, Asl e Ministero della Salute avvengono sempre a posteriori, cioè solo se è il cittadino a segnalare il caso, presumibilmente dopo averne già subito le conseguenze sulla propria pelle.

Chimico: sostanze chimiche nei vestiti

E infine, le prove chimiche per la ricerca delle sostanze tossiche (cancerogene, allergeniche, ecc) sono prove non esattamente a buon mercato perché prevedono l’impiego di personale specializzato e soprattutto di macchinari e standard analitici estremamente costosi. Motivo per cui, molte aziende decidono di evitare e tralasciare questo genere di controlli.

L’associazione tessile e salute ha eseguito, per conto del ministero della salute, un’indagine sui tessili circolanti sul territorio nazionale. È emerso che:

  • Il 15% degli articoli era sprovvisto di etichetta di composizione
  • Il 34% dei prodotti riportavano una composizione sbagliata
  • Il 29% dei campioni presentava un pH fuori dai limiti

Non proprio un risultato di cui andare fieri insomma. E non proprio un risultato che ci permette di stare tranquilli e sereni sul tipo di sostanze che entrano a contatto con la nostra pelle…

Guida del piccolo chimico: addio vestiti tossici!

Ma non disperate, questo non significa che siamo condannati a dermatiti e pruriti perenni. Significa che, proprio come stiamo attenti a quello che mangiamo, dobbiamo stare attenti a quello che indossiamo. E io ho qui per voi una bella guida anti-tossicità che vi aiuterà a fare le scelte più giuste e sane, evitando così di acquistare vesiti tossici.

  • Punta sul made in Itali e made in Europe, che sono soggetti alla regolamentazione REACH.
  • Evitare i materiali più a rischio cioè quelli sintetici come elastan, nylon, lycra, acrilico, polipropilene, poliestere ecc. perché impediscono la traspirazione permettendo al sudore di irritare la pelle e fanno fatica a trattenere le molecole dei coloranti che scolorendo rischiano di rilasciare residui chimici sulla pelle.
  • Prediligere le fibre naturali come cotone, lino e seta: riescono maggiormente a trattenere le molecole di colore riducendo la possibilità di irritazione. Le fibre tessili vegetali sono coltivate biologicamente ed i colori delle tinture sono privi di qualsiasi sostanza nociva o metallo pesante.
  • Prestare attenzione ai tessuti tecnici: possono contenere metalli pesanti.
  • Per le persone soggette ad allergie è sconsigliabile indossare colori scuri, indumenti con pailettes e con inserti dorati o argentati.
Guida del piccolo chimico per evitare i vestiti tossici
  • Controllare l’etichetta che deve riportare obbligatoriamente la composizione con espressa dichiarazione della tipologia di fibre utilizzate.
  • Scegliere vestiti non troppo aderenti e non indossare per lungo tempo capi con colori accesi o stampe.
  • Per la biancheria intima meglio preferire colori chiari. Evitare capi intimi realizzati con fibre sintetiche e reggiseni con decori in rilievo e pendenti che potrebbero contenere metalli pesanti come piombo e nickel.
  • Evita l’acquisto di indumenti con stampe plastificate, che possono contenere sostanze nocive più a rischio.
  • Non acquistare prodotti con inserti in metallo che saranno a diretto contatto con la pelle.
  • Lava i capi prima di indossarli per la prima volta. In molti casi questo consente di scaricare buona parte delle sostanze chimiche.
  • Consulta “La sfilata Detox” su Greenpeace.org e scegli i capi d’abbigliamento dei marchi classificatisi come “Detox Leader”.
  • Ricerca abiti con certificazioni come Oeko-Tex, Gots e Bluesign (vedi questo articolo).
  • Non acquistare pellicce e capi con inserti in pelliccia: basta toccare per capire se sono vere e scartarli subito.
  • Per il lavaggio utilizza il dosaggio minimo di detersivo ed evita l’uso di ammorbidenti.

Come potete vedere, non siamo davvero condannati. Si tratta solo di prestare maggior attenzione a quello che compriamo. Per il bene della vostra pelle, vi consiglio di tenere bene a mente gli accorgimenti che vi ho elencato qui sopra. Così magari ci evitiamo qualche inutile sfogo, che dite?